Calcolo dell’invalidità civile nel caso di plurime minorazioni concorrenti
26/11/2017
In un soggetto invalido che presenti plurime infermità concorrenti a carico di un sistema già menomato da altre patologie a causa non imputabile all'invalidità civile (esempio: invalidità da lavoro, servizio, guerra, etc.) per poter procedere alla quantificazione della ridotta capacità lavorativa e determinare la percentuale d'invalidità civile attribuibile al soggetto, si adottava l'applicazione della formula di Gabrielli, richiamata dalla Circolare n. 14/1992 del Ministero del Tesoro, in analogia con il sistema infortunistico.
La formula di Gabrielli è la seguente:
( A1-A2) /A1
A1 è il grado di abilità al lavoro preesistente (cioè 100% meno la percentuale del vecchio infortunio);
A2 è il grado di attitudine residuato dopo il nuovo infortunio (in pratica la percentuale precedentemente ottenuta meno la percentuale del nuovo infortunio).
Pertanto, se A1 (invalidità preesistente) è il 50% e A2 (invalidità attuale) è il 10% si avrà:
(0,50 (100% - 50%) - 0,40 (50% - 10%) / 0,50 = 0,20 vale a dire il 20%
L'utilizzo della formula di Gabrielli è quello di assicurare all'invalido / lavoratore una valutazione maggiore in merito all'ulteriore affezione che grava in un soggetto già menomato.
La formula di Gabrielli è la seguente:
( A1-A2) /A1
A1 è il grado di abilità al lavoro preesistente (cioè 100% meno la percentuale del vecchio infortunio);
A2 è il grado di attitudine residuato dopo il nuovo infortunio (in pratica la percentuale precedentemente ottenuta meno la percentuale del nuovo infortunio).
Pertanto, se A1 (invalidità preesistente) è il 50% e A2 (invalidità attuale) è il 10% si avrà:
(0,50 (100% - 50%) - 0,40 (50% - 10%) / 0,50 = 0,20 vale a dire il 20%
L'utilizzo della formula di Gabrielli è quello di assicurare all'invalido / lavoratore una valutazione maggiore in merito all'ulteriore affezione che grava in un soggetto già menomato.